PARASHA OF THE WEEK SHELACH LECHA N.38 (Shelàch Lechà)

PARASHA OF THE WEEK SHELACH LECHA N.38 (Shelàch Lechà)

Parasha of the Week Shelàch Lechà n.38

In Parasha Shelach Lecha Moses sends 12 spies into the Land of Israel charged to gather information and to scout out the land for military purposes, so to make the Israelites entering the Promised Land easier. In the Haftarah for Shelach Lecha, Joshua is continuing the mission that Moses began: planning a military action to conquer the land. Joshua sends two spies into the city of Jericho to survey the region and assess the military options. The spies lodge with a prostitute named Rahab, who lives along the wall built around the city. Somehow, the king of Jericho is alerted and orders Rahab to produce the men she is hiding. Luckily, Rahab is able to hide the men on her roof while her home is being searched. She successfully convinces the king that the spies have already left and can be caught if the king’s men give chase. Once the king’s men are gone, Rahab goes up to the roof to speak with the spies. She tells them that she heard about the miracles G-d performed for the People of Israel, and she believes in the Israelite G-d. This is why she protected the Israelite men, and turned against her own king. Then she demands that she and her family be spared when the Israelites attack Jericho, and requests some kind of sign that to prove that her family will not be harmed. The men promise to protect Rahab and her family and climb out of her window to safety. As they are leaving, they tell Rahab to leave a crimson cord hanging outside her window. The cord will mark her home as a safe house, and everyone inside it will be spared from harm, but anyone who ventures out of her house will be taking his life into his own hands. When the spies return to the Israelite camp and report to Joshua they say “The Lord has delivered the whole land into our power; in fact, all the inhabitants of the land are quaking before us” (2:24).

Parasha della settimana Shelàch Lechà n.38

Nella Parasha Shelach Lecha Moshè invia dodici spie in terra d’Israele con l’incarico di raccogliere informazioni ed esplorare la terra per scopi militari, in modo tale da rendere più agevole agli israeliti l’ingresso nella Terra Promessa. Nella Haftara di Shelach Lecha, Yehoshua continua la missione che Moshè ha iniziato: pianificare un’azione militare per conquistare la terra. Yehoshua invia due spie nella città di Gerico per studiare la regione e valutare le possibilità militari. Le spie sono ospitate da una prostituta di nome Rahab, che vive in prossimità delle mura che circondano la città. In qualche modo, il re di Gerico viene informato della situazione e ordina a Rahab di consegnargli gli uomini. Rahab riesce per fortuna a nasconderli sul tetto mentre la sua casa viene perquisita e convince il re che le spie sono partite e possono essere catturate se i suoi uomini si lanciano nell’inseguimento. Una volta che gli uomini del re se ne sono andati, Rahab sale sul tetto per parlare con le spie: ha avuto notizia dei miracoli che Hashem ha fatto per gli israeliti e crede nel loro D-o. Ecco perché ne ha protetto gli uomini e si è schierata contro il proprio re. Una volta ottenuta la promessa che lei e la propria famiglia verranno risparmiati, domanda su quale tipo di segnale accordarsi per evitare che venga fatto loro del male. Gli uomini promettono di fornire la protezione necessaria e, per sicurezza, escono dalla finestra. Al momento di congedarsi, dicono a Rahab di lasciare un cordone cremisi appeso fuori dalla finestra: esso identificherà la casa come sicura, e tutti coloro che rimarranno all’interno saranno risparmiati ma, se qualcuno si avventurerà all’esterno, lo farà a proprio rischio e pericolo. Quando le spie ritornano al proprio campo, fanno rapporto a Yehoshua: «Il Signore ci ha consegnato tutta la terra, è in nostro potere; infatti tutti gli abitanti della terra tremano davanti a noi»(2:24).